Soprattutto nell’era digitalizzata di oggi, una professione molto richiesta e ambita è quella del social media manager.
Con questo termine si intende una figura avente il compito di gestire i profili social dell’azienda che lo ha assunto, al fine di curarne l’immagine online e aumentare di conseguenza la sua visibilità.
In questo articolo cercheremo di capire assieme, cosa deve e cosa non deve assolutamente fare un Social Media Manager. Prima però, vogliamo darti un consiglio per iniziare questa tua avventura.
È il punto in cui tutto inizia e che spesso viene sottovalutato.
Il pubblico è il tuo alleato in questa professione.
Conoscilo, parlaci, studialo e analizzalo. Fallo nel modo corretto e ti toglierai delle soddisfazioni enormi.
L’importanza di un’analisi approfondita del pubblico di riferimento
Per un Social Media Manager, l’analisi del pubblico di riferimento è un passaggio fondamentale nella creazione di una strategia di social media efficace. È importante conoscere le caratteristiche demografiche del pubblico, le loro esigenze, i loro interessi e le loro abitudini di utilizzo dei social media.
Solo con queste informazioni si può creare contenuti e campagne pubblicitarie che siano realmente in linea con i loro interessi.
Per esempio, se il tuo pubblico di riferimento è composto principalmente da giovani, potresti optare per una comunicazione più informale e con un linguaggio più colloquiale, mentre se il tuo pubblico è composto da professionisti potresti scegliere un tono di comunicazione più formale e accademico.
È possibile utilizzare strumenti di analisi come Google Analytics, Facebook Insights, e gli analytics integrati dei programmi di gestione dei social media, per raccogliere dati sul pubblico di riferimento.
In questo modo è possibile identificare le abitudini di utilizzo dei social media, le ore del giorno in cui il pubblico è più attivo, le pagine o i contenuti che attirano maggiormente l’attenzione del pubblico e molto altro ancora.
Inoltre, l’analisi del pubblico di riferimento dovrebbe essere un processo continuo e non solo un’attività iniziale. Il pubblico può cambiare nel tempo, e quindi è importante monitorare costantemente le metriche di engagement per capire se la strategia di social media sta funzionando o se è necessario apportare dei cambiamenti. In sintesi, l’analisi del pubblico di riferimento è un passaggio fondamentale nella creazione di una strategia di social media efficace.
Utilizzando i migliori tool per la gestione dei social media e gli strumenti di analisi appropriati, è possibile conoscere meglio il proprio pubblico e creare contenuti rilevanti e di valore, migliorando così l’engagement e la performance dei propri account sui social media.
Social media manager: cosa fa
Il social media manager si occupa nello specifico di alcune attività fondamentali per consentire all’impresa per cui lavora di affermarsi nel mondo social.
Qui di si seguito, illustreremo i compiti specifici di questa figura.
Crea contenuti mirati per ogni tipo di social network
I social non sono tutti uguali e questo il social media manager lo sa bene.
Ecco perché il suo primo compito è quello di individuare i post più adatti da pubblicare su ogni piattaforma, adeguando ad essa il tono e la tipologia dei contenuti.
Su LinkedIn, ad esempio, è meglio usare uno stile formale e serio, mentre su Facebook si può lasciar maggiore spazio alla leggerezza; su Instagram, ancora, bisogna sapere utilizzare correttamente gli hastag.
Indipendentemente dal social scelto, il social media manager si occuperà di creare post interessanti e originali, che possano catturare subito l’attenzione degli utenti e che pongano al centro il brand dell’azienda, facendolo risaltare al meglio.
Pianifica i post
Una volta che ha individuato la tipologia di contenuti da pubblicare, il social media manager stila un piano editoriale volto a programmare i post, valutando, grazie allo studio di apposite statistiche, quali sono gli orari del giorno in cui il traffico degli utenti è maggiore.
Questo elemento è molto importante perché permette ai contenuti di essere visualizzati da un più alto numero di persone, che potenzialmente possono trasformarsi in clienti.
Valuta le risposte del pubblico
Monitorando i dati analitici, il social media manager è in grado di individuare se i suoi post hanno avuto o meno il successo sperato in modo da apportare, in caso di feedback negativo, le adeguate correzioni.
Non solo questo, però. Il social media manager deve infatti anche interagire attivamente con gli utenti, rispondendo ai loro messaggi e cercando di coinvolgerli il più possibile mediante l’ideazione di post interattivi, contest ecc.
Social media manager: cosa non fa
Il social media manager è una figura professionale di cui tanto si sente parlare, ma della quale spesso non si conoscono molti dettagli, attribuendole dei compiti che in realtà non le spettano e confondendo il suo lavoro con quello che è proprio di altri specialisti in ambito di comunicazione digitale.
Il social media manager non è (necessariamente) uno specialista della SEO
Con “SEO” si intende il processo di ottimizzazione di un contenuto per i motori di ricerca, affinché possa essere trovato più facilmente dagli utenti. Per migliorare questo aspetto, è necessario valutare tutta una serie di parametri, dall’utilizzo di parole chiave all’adozione di strategie pubblicitarie mirate, attività che tuttavia sono di competenza di un professionista in materia, e che dunque generalmente non rientrano tra le abilità proprie di un social media manager.
Il social media manager non pubblica così com’è ciò che l’azienda richiede
Elaborare la strategia adatta per sponsorizzare il brand e i prodotti aziendali è il compito primario del social media manager. Ciò vuol dire che non deve pubblicare qualsiasi contenuto richiesto dall’impresa per cui lavora, ma deve rielaborarlo nel modo che ritiene maggiormente opportuno in relazione al social network sul quale intende pubblicarlo.
Il social media manager non si occupa di grafica stampabile
Il social media manager si intende sì di grafica, ma di quella digitale, per creare post che siano accattivanti da un punto di vista visivo, ma non crea volantini, cartelloni o qualsiasi altro tipo di dépliant da distribuire fisicamente per promuovere l’azienda.
I migliori software AI per la creazione di contenuti online
Esistono diversi software di intelligenza artificiale che possono essere utilizzati per creare contenuti online in modo efficiente. Tra i migliori software AI disponibili sul mercato, ci sono ad esempio Wordsmith, Articoolo, Quill, e Writesonic. Questi strumenti utilizzano algoritmi avanzati per generare testi originali su diversi argomenti, a partire da semplici istruzioni o indicazioni.
Questi software di generazione di contenuti possono aiutare a risparmiare tempo e fatica nella creazione di contenuti di alta qualità, ma è importante utilizzarli con cautela e non dipendere esclusivamente da essi.
Un altro modo per utilizzare l’AI nella creazione di contenuti online è l’uso di strumenti di analisi e ricerca di parole chiave. Software come Google Trends, SEMrush, e Ahrefs consentono di identificare le parole chiave più efficaci per il tuo contenuto e per la tua nicchia di mercato.
In questo modo, è possibile creare contenuti che rispondono alle domande e alle esigenze dei tuoi lettori e dei tuoi potenziali clienti. Anche se l’utilizzo di strumenti AI nella creazione di contenuti online può essere molto utile, è importante ricordare che nulla può sostituire l’unicità e l’autenticità di un contenuto scritto da una persona.
L’uso dell’AI dovrebbe essere visto come uno strumento di supporto alla creatività e alla produttività, e non come un sostituto della creatività umana.
Pertanto, è importante bilanciare l’uso degli strumenti di AI con la tua esperienza e le tue capacità di scrittura.