Windows Diagnostic Data Viewer è una nuova app che permetterà agli utenti Windows 10 di scoprire quali dati sono stati raccolti dalla diagnostica di Microsoft e dare un occhio in più sulla privacy. Il linguaggio sarà limitato agli esperti con codici e numeri. Alcuni dati sulla privacy potranno essere anche cancellati
Nuova build per Windows 10, in arrivo a marzo o aprile che racchiuderà nuove funzionalità su privacy e raccolta dati. Dopo aver inserito telemetria e tracking diagnostico, Microsoft ha già annunciato un major update dove è possibile trovare nuove app per la diagnostica della cfu e per la privacy. Windows Diagnostic Data Viewer consentirà di analizzare tutti i dati che il sistema ha raccolto per l’invio ai server Microsoft. Gli ultimi upgrade di Windows 10, dispongono infatti di un servizio che permette una raccolta statistica dei dati e l’invio degli stessi ai centri diagnostici. Il tutto può essere scelto tra una raccolta di dati “Basic” o una “Full”.
Per la prima si parlava di dati riguardanti cronologia e dati sul sistema operativo, ma la seconda è stata dettagliata solo a grandi linee scatenando la preoccupazione degli utenti. Con la nuova applicazione, però, l’analisi dei dati sarà molto più approfondita (in modalità full), con un paragone rispetto alle impostazioni di base ma con la possibilità di appurare i dati raccolti visibili su una schermata per esperti.
La Privacy Dashboard
In aggiunta, Microsoft ha pensato anche alla Privacy, con un numero di controlli che consentono agli utenti di bloccare le forme di acquisizione dei dati di Windows 10: dalla posizione, ai collegamenti w-lan per stampare. Si chiama Privacy Dashboard, che mostrerà tutto quello che Microsoft sa sull’utente, a partire dalle informazioni sulla Cfu, all’attivazione di alcune app e servizi offerti, ai filmati, alla cronologia delle ricerche. Tramite la funzionalità “timeline”, però, si potranno cancellare i singoli elementi, pezzo per pezzo per quello che riguarda la cfu. Per il momento, per quanto riguarda la cronologia delle ricerche, si dovrà attendere ai prossimi update, sperando che siano accessibili anche agli utenti che masticano meno il linguaggio informatico.
Difatti, ciò che si potrà leggere tramite la dashboard, è “leggibile” solo da informatici esperti: stringhe di numeri e codici, presentate dai software con la possibilità di eliminazione o modifiche. Di certo, con la nuova app, però, la compagnia sembra continuare sulla sua versione e rispondere alle critiche degli utenti sulla raccolta dati: l’azienda di Redmond, con questa mossa, ribadisce indirettamente di non avere nulla da nascondere, puntando allo scopo di rilevare bug o problematiche d’incompatibilità riscontrabili nell’intero sistema operativo.